Lavoro in nero
Lavoro in nero: le sanzioni scattano sia per il datore che per il lavoratore
In caso di lavoro in nero, le sanzioni non scattano solo per il datore, ma anche per il lavoratore. Quest’ultimo, infatti, qualora usufruisca del trattamento di disoccupazione ordinario subisce le conseguenze penali per l’attività non regolarizzata.
Oltre ad infliggere la maxisanzione prevista per il datore di lavoro, le autorità sono obbligate a segnalare il lavoratore occupato in nero alla Procura della Repubblica per “Falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico”. Il dipendente irregolare, infatti, risponde del fatto di aver dichiarato il proprio stato di disoccupato all’Inps.
La sanzione non è di poco conto: si rischia, infatti, la reclusione fino a 2 anni.
Inoltre, per aver indebitamente percepito erogazioni ai danni dello Stato, si rischia la reclusione da sei mesi a tre anni.
Non è tutto. A seguito dell’accertamento dell’illecito in capo al lavoratore, l’Inps chiederà a quest’ultimo la restituzione delle somme percepite indebitamente e, probabilmente, anche il risarcimento dei danni subiti.